Capo
Vaticano: varie sono le probabili origini di
questo nome
Alcuni studiosi attribuiscono il nome a Scipione l'Africano, per altri
risale al nome del monte di Roma e altri ancora credono sia una
derivazione del nome Vaticinium (oracolo-responso).
Di certo in passato Capo Vaticano era un promontorio
Oltre ad essere un posto sacro, Capo Vaticano era anche un luogo
strategico per tutti gli eserciti che hanno comandato in questa terra.
Ora, da circa vent'anni, si è posto all'attenzione del grande flusso
vacanziero per le sue particolari bellezze marine.
La costa di Capo Vaticano inizia
con la Baia di Riaci e finisce con quella di Santa Maria. Più dappresso,
ha inizio la mitica spiaggia di Torre Ruffa, ricca di storia e di
leggenda. Sotto la punta estrema del promontorio si alternano spiaggette
la maggiore delle quali è "Praia ì focu", separata da faraglioni
giganteschi, che emergono dalle acque e si protendono verso l'alto fin
quasi ad arrivare alla sommità del Capo.
Talune di queste rade e spiagge
sono raggiungibili soltanto dal mare che in questo tratto è di una
limpidezza cristallina.
(il
faro, punta estrema di Capo Vaticano)
Tutte le spiagge di Capo Vaticano
hanno fatto sempre riferimento alla punta del Promontorio Vaticano, non
solo geograficamente, ma per quello che esso ha sempre rappresentato,:
un luogo inaccessibile, sacro.
Fu inaccessibile per lunghissimi
secoli, aspro, selvaggio, arido, abitato solo dalle taccole che
popolavano le rocce e dalle volpi; e insieme sacro, come tutto ciò che
ha dell'orrido e dell'icaccessibile.
Tropea
e Capo Vaticano
sono il simbolo del turismo in
Calabria.
Una vocazione sviluppata negli anni e che è esplosa in tempi recenti al
punto che queste località si sono inserite nei circuiti del turismo
internazionale.
Ciò che attira principalmente i turisti è sicuramente il mare, con gli
incantevoli arenili che si alternano, lungo la costa, a suggestive
scogliere.
E' uno dei litorali più belli della regione, quello che da Parghelia,
arriva a Tropea e quindi a Capo Vaticano, fino a Nicotera, ricco di
lussureggianti orti ed antichi uliveti, ove sopravvive una salda
tradizione contadina.
Queste zone vivono la loro stagione più intensa nell'Estate che, grazie
alla mitezza del clima, dura pressoché sei mesi. Le numerose strutture
ricettive inoltre sono in grado di soddisfare la domanda turistica
sempre più crescente.
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